NELLA BIBLIOTECA VALVASSORI PERONI LA MOSTRA SUL FERRO
Dopo aver lavorato per trent’anni come capofficina, a Lambrate, Benedetto Bearzi, classe 1928, nato ad Ampezzo, in Carnia, ma residente nella nostra città dal 1936, ha riscoperto la grande passione per l’artigianato, che aveva già da giovanissimo, e oggi si dedica a pregevoli creazioni realizzate con materiale riciclato e curate in ogni particolare.
Con sorprendente abilità, l’ingegnoso ex operaio modella finemente piccoli oggetti di metallo. Dall’11 al 21 febbraio le sue opere saranno esposte alla Biblioteca Valvassori Peroni. “La magia del ferro” è il titolo della rassegna e riassume suggestivamente il fascino delle rappresentazioni proposte: il funambolo, il candelabro, pescatori con le canne arcuate su acque immaginarie, il focolare, un guerriero armato di spada e di scudo, farfalle di rame, un ragno pronto a catturare la preda intrappolata nella sottile ragnatela, singolari crocifissi, un sinuoso profilo di Madonna, la sagoma di un alpino su una tavoletta di legno, una baita fiabesca e altri modelli plastici, tra cui non mancano semplici cose diffuse un tempo, come chiodi a uso equestre – alcuni forgiati a mano, altri stampati a macchina – e un ferro da mulo. “Ho sempre ammirato gli artigiani,” dice Bearzi.
“Da ragazzo, durante il tempo libero, mi soffermavo spesso a osservarli durante il loro lavoro e se potevo cercavo anche di aiutarli per imparare i segreti di mestieri diversi dal mio. Ora ho deciso di recuperare gli insegnamenti di quelle lontane esperienze per metterli al servizio della fantasia. Trovo ispirazione nei ricordi, ma anche nella realtà d’ogni giorno.
Poi mi metto all’opera e cerco di cesellare pazientemente ogni minima parte delle mie realizzazioni. L’artigianato è il mio hobby preferito e mi regala molte soddisfazioni. Quando uso i miei attrezzi mi sento felice.
Spero tanto che i risultati di questa attività, esposti oggi per la prima volta, siano apprezzati da chi visiterà la mostra”.
Fabrizio Ternelli