Nasce il grande parco Forlanini
Buone notizie per i cittadini milanesi, soprattutto in questi giorni in cui l’inquinamento non attenua la sua morsa sulla città. È stata approvata, infatti, dal Comune la delibera che avvia i lavori per il raddoppio del Parco Forlanini. Verrà creata un’area di 300 ettari che riunirà l’attuale parco e l’Idroscalo, mettendoli in comunicazione diretta con la zona di Viale Argonne, attraverso piste ciclabili, sentieri e soprattutto un ponte ciclopedonale sul fiume Lambro.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune, l’Associazione Grande Parco Forlanini e il Politecnico di Milano, con la partecipazione di agricoltori e comuni cittadini. Il costo di 3 milioni di euro è finanziato, oltre che dal Comune, anche dalla società M4, per le compensazioni legate alla realizzazione della nuova linea della metropolitana, e dalla Fondazione Cariplo, che ha stanziato 470.000 euro per la creazione di boschi, filari di alberi e siepi tra Milano 2 e via Rizzoli.
Come ha precisato l’Assessore al Verde, Chiara Bisconti, verrà costituito “un parco continuo che abbraccerà tutto l’est milanese” con “sentieri ciclopedonali dall’alto profilo ecologico, tra cascine e aree verdi recuperate”, rendendo fruibili i campi agricoli compresi tra le vie Tucidide e Corelli, viale Forlanini, via Cavriana e il fiume Lambro. L’intervento interesserà anche diversi Comuni limitrofi, tra cui Peschiera Borromeo, Segrate, Cologno Monzese, Brugherio e Sesto San Giovanni, inserendosi nel progetto Media Valle del Lambro, in cui rientra anche l’area del Parco Lambro, e su cui la Regione e lo stesso Comune di Milano stanno investendo parecchio.
Proprio mentre sta nascendo il polmone verde a Est di Milano, desta qualche preoccupazione tra gli ambientalisti la possibile costruzione, a Segrate, del Westfield Milan, il più grande centro commerciale d’Europa, che dovrebbe sorgere non molto distante dal Parco. L’inizio dei lavori, tuttavia, continua a slittare (ormai si parla del 2017) e l’apertura non sarebbe comunque possibile prima del 2020.
In attesa di sapere come si concluderà questa vicenda, i milanesi potranno comunque godersi il loro “Central Park a Est della città”, come lo ha definito il Prof. Antonio Longo del Politecnico.
Giuseppe Prestia