MILANO DAL 1° GENNAIO 2015 CAMBIA. LO SAPPIAMO?
Forse in pochi sanno che Domenica 28 Settembre si sono tenute le elezioni per il Consiglio della Città Metropolitana, percorso di cui si parla in vario modo da anni e che è stato definito dalla legge n. 56 del 7 aprile 2014 che porta il titolo “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”.
L’articolo 1, comma 2, della presente legge dice bene di cosa ci riferiamo quando parliamo di Città Metropolitana:
“Le città metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le funzioni di cui ai commi da 44 a 46 e con le seguenti finalità istituzionali generali: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee”.
Eletta la conferenza metropolitana e la commissione statutaria, nelle prossime settimane ci saranno due passaggi fondamentali: entro il 31 Dicembre vedremo approvato lo Statuto della Città Metropolitana.
Anche i giornali ne parlano pochissimo, ma si tratta di una carta fondamentale, equiparabile alla stessa importanza che per la Costituzione ha per lo Stato. Altro passaggio sarà il 1° Gennaio 2015, giorni in cui la Città Metropolitana subentra alla Provincia di Milano, assumendone patrimonio, personale e funzioni.
Abbiamo incontrato Chiara Galbersanini, dottoranda in Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano e collaboratrice con il Centro studi sul federalismo dove si occupa di città metropolitana.
Sappiamo che a partire dal 1° gennaio 2015 Milano diventerà a tutti gli effetti una “città metropolitana”, ma in cosa consisterà questa trasformazione?
Milano diventerà città metropolitana tra poco meno di due mesi, ma non sarà l’unica. Le città metropolitane saranno nove (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria), più Roma, a cui è stata destinata una disciplina specifica. Le città metropolitane prenderanno il posto della Provincia. Anzi, per poterla “visualizzare” meglio, è bene dire che la città metropolitana di Milano si estenderà sul territorio della provincia di Milano e comprenderà, dunque, 134 Comuni.
Da quali organi sarà composta?
Gli organi della Città metropolitana saranno tre: il Sindaco della Città metropolitana, il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana. Per ora, la legge di istituzione del nuovo ente prevede che il Sindaco della Città metropolitana sia di diritto quello del Comune di capoluogo (nel nostro caso il sindaco Pisapia), ma lo Statuto della Città metropolitana, una volta approvato, potrà prevedere anche l’elezione diretta del Sindaco metropolitano da parte dei cittadini. Il Consiglio metropolitano invece è stato eletto…ma non dai cittadini. Si è trattato di una votazione indiretta, ovvero effettuata dai consiglieri e dai sindaci di tutti i 134 comuni, che hanno eletto fra di loro 24 componenti del Consiglio metropolitano.
La Conferenza metropolitana, infine, è composta da tutti i sindaci dei Comuni della città metropolitana. Il Consiglio avrà una funzione di indirizzo politico, mentre la Conferenza metropolitana avrà una funzione più che altro consultiva.
Perché di città metropolitana si è parlato poco?
Anche per gli esperti del settore risulta un tema particolarmente complicato e, per certi versi, ancora poco chiaro: è da sciogliere, ad esempio, il nodo delle risorse economiche affidate alla città metropolitana e quello delle funzioni che spetteranno alla città metropolitana, per evitare soprattutto il rischio di una sovrapposizione con le funzioni del Comune.
Che cosa cambia nella vita dei cittadini?
La città metropolitana potrà davvero essere utile se sarà capace di fornire servizi al cittadino diminuendo spese, eliminando gli sprechi e accorpando alcune delle funzioni che ad oggi spettano ai Comuni, specialmente quelli di piccole dimensioni. Una delle funzioni che spetteranno alla città metropolitana sarà, ad esempio, quella dell’Ambiente: a questo proposito sarà interessante capire la possibilità di coordinare le attività di raccolta differenziata tra Comuni, o intervenire sul territorio superando i particolarismi e andando a risolvere questioni che riguardano più Comuni, come l’esondazione del fiume Seveso.
Per saperne di più: www.milanocittametropolitana.org