LAMBRATE, LA TESTIMONIANZA DI ALBERTO ARCINIEGA, RESPONSABILE CARITAS DEL MESSICO
La Caritas del Decanato di Lambrate ha ospitato il delegato della Caritas del Messico, Alberto Arciniega, che aveva in precedenza partecipato all’incontro di Caritas Internationalis a Roma e al Caritas Day in EXPO a Milano il 19 maggio.
Mercoledì 20 maggio alle ore 21, presso il Salone Giovanni Paolo II delle parrocchie San Martino di Lambrate e SS.Nome di Maria, Alberto Arciniega ha presentato la situazione del Messico, un paese di 120 milioni di abitanti, 53,3 milioni dei quali vivono in condizioni di povertà (il 45% della popolazione) e 11 milioni in condizioni di estrema povertà.
Arciniega ha presentato le aree di intervento della Caritas messicana, che opera in sette settori: attività caritative, carceri, migranti, lavoro, salute, diritti umani, indigeni. Con l’ausilio di due brevi video, ha poi illustrato due recenti progetti di Caritas.
Il primo progetto è stato realizzato nella località di Los Cabos. Nonostante la presenza di residenze e hotel di lusso, in gran parte frequentati da cittadini statunitensi, la regione della Bassa California del Sud presenta elevati livelli di povertà e di diseguaglianze sociali. Lo sviluppo turistico non ha portato con sé un corrispondente sviluppo sociale.
Nel settembre 2014 la regione è stata duramente colpita dall’uragano Odile, che ha lasciato distruzione e morte. L’intervento della Caritas è stato decisivo per ricostruire il tessuto sociale e offrire sostentamento a migliaia di famiglie che avevano perso tutto a causa dell’uragano, ed è stato possibile mediante una stretta cooperazione tra vari attori: la Caritas nazionale, la Caritas diocesana e soprattutto la Caritas parrocchiale.
Un ruolo molto importante, ha affermato Alberto, è stato quello delle Caritas parrocchiali, che sono sul territorio a contatto diretto ed immediato con la popolazione e i suoi bisogni. L’intervento di Caritas nella zona colpita da Odile ha previsto la distribuzione di una tessera ricaricabile per l’acquisto di alimenti presso supermercati per un periodo di quattro mesi, con l’unica restrizione che non si potevano acquistare tabacco e alcol. Con questa tessera, le famiglie hanno potuto decidere in autonomia che cosa acquistare a seconda delle necessità familiari. Il risultato è stato estremamente positivo, secondo Alberto Arciniega, perché ha consentito alle famiglie beneficiarie di responsabilizzarsi e di organizzarsi.
Un secondo importante intervento della Caritas è stata la costruzione di case per famiglie più gravemente danneggiate dell’uragano e che avevano perso tutto. Prima dell’uragano le abitazioni dei più poveri erano di paglia, cartone o legno. Con il sostegno della Caritas, e la collaborazione attiva dei beneficiari, 18 famiglie hanno già una casa nuova nella quale ricominciare a vivere.
Il secondo progetto che Alberto ha presentato è ubicato nella regione di Quéretaro, uno stato che non figura tra i più poveri del Messico, grazie alla presenza di numerose industrie, ma dove vi sono comunque diffuse sacche di povertà. Il progetto, chiamato Huertas Comunitarias, prevedeva la formazione per 50 donne per quattro mesi, su temi di sovranità alimentare e coltivazione di orti comunitari, in particolare imparando tecniche di coltivazione. Con questo progetto si aiuta anche l’integrazione familiare, perché tutti i membri delle famiglie hanno collaborano nei lavori agricoli, nella semina e nella raccolta di ortaggi.
Alberto ha sottolineato come queste attività di aiuto concreto e di promozione umana siano parte integrante della missione della Caritas e della chiesa messicana. Vescovi e sacerdoti sono vicini alla popolazione e la animano e la sostengono sia dal punto di vista spirituale che materiale. In conclusione della serata, il delegato messicano ha risposto ad alcune domande che hanno aiutato a conoscere un po’ meglio la realtà del Messico e le attività a sostegno dei più poveri.
Daniela Sangalli