CRISTIANI IN SIRIA TRA GUERRA E SPERANZE DI PACE

Di DANIELA SANGALLI

Il 19 novembre l’Associazione Equoleone ha organizzato un incontro per conoscere la situazione dei cristiani in Siria, con la testimonianza di p. Francesco Ielpo, Commissario di Terra Santa per il Nord Italia. Abbiamo iniziato l’incontro in cripta con una preghiera nella quale abbiamo ricordato le sofferenze delle popolazioni del Medio Oriente e pregato per la pace. P. Francesco ci ha aiutato a comprendere la caratteristica della presenza cristiana in Terra Santa. I cristiani in Medio Oriente sono di lingua araba, con una piccola minoranza di lingua e cultura ebraica, e rappresentano solo il 2-3% della popolazione, con percentuali differenti a seconda delle nazioni. Pur essendo così pochi, e non avendo rilevanza dal punto di vista politico, i cristiani sono invece una presenza importantissima nel settore dell’educazione, con 80 scuole e oltre 100.000 alunni cristiani e musulmani che studiano insieme. Gli ultimi cento anni sono stati caratterizzati da conflitti armati (dal genocidio armeno del 1915 all’inizio della guerra in Siria nel 2012) che hanno lasciato devastazioni e morti. La presenza cristiana sta diminuendo, anche a causa di discriminazioni e persecuzioni. P.Francesco ha presentato l’opera dei Francescani in Terra Santa, iniziata 800 anni fa, e ha raccontato, con il supporto di foto e video, la vita quotidiana ad Aleppo e l’importanza della presenza delle comunità cristiane. La Siria ha conosciuto anni di bombardamenti, da sette anni è sotto embargo, il 50% della popolazione è profugo (interno o all’estero), il 75% della città di Aleppo è distrutto. Non c’è lavoro, la maggior parte delle case sono ancora distrutte, eppure ci sono tanti piccoli segni di speranza, ci sono giovani che si sposano e bambini che sono nati anche durante gli anni più bui dei bombardamenti. In un tweet papa Francesco scriveva il 2 giugno 2017: “Nell’oscurità dei conflitti che stiamo attraversando, possiamo essere candele accese a ricordare che la luce prevale sulle tenebre”. P.Francesco ci ha presentato, come luci nelle tenebre, le attività caritative dei francescani, dalla consegna di pacchi alimentari a 3000 famiglie, con la collaborazione delle vari confessioni cristiane, in una sorta di ecumenismo della carità, alla ricostruzione di alloggi distrutti per dare la possibilità ai cristiani di restare in Siria. Ci ha fatto vedere le devastazioni della guerra ma soprattutto i segni positivi germogliati in condizioni così difficili, con una immagine simbolo: la speranza ha preso la forma di una bomba trasformata in un vaso di fiori. Nel sito della parrocchia di san Leone magno è possibile ascoltare la registrazione

http://sanleone.it/parrocchia/equoleone/eventi-2018-2019

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